lunedì 27 luglio 2009

L’Eminem francese escluso dal festival.

Il rapper Orlesan, considerato l’Eminem Francese è stato escluso all’ultimo momento dal Les Francofolies Festival, uno dei più importanti festival musicali della Francia. Il Festival si è svolto dal 10 al 14 Luglio a La Rochelle, nella parte occidentale della Francia. Era prevista anche la partecipazione di Orlesan ma gli organizzatori hanno cambiato idea dopo una lettera di Ségolène Royal, che governa la regione in cui si svolge il festival. I motivi derivano dai testi violenti e osceni delle canzoni di Orlesan. Il dibattito è acceso: è giusto censurare artisti come Orlesan? C’è un limite alla creatività e alla libertà di espressione?

Anche se questo diritto è sancito dalle costituzioni dei paesi democratici, molto spesso viene palesemente ignorato. Il caso di Orlesan sembra essere uno di questi. La sua fama è legata ad una canzone il cui video ha spopolato su youtube nel marzo di quest’anno: Sale Pute (“Sale” sta per sporca, “Pute” per puttana). Si tratta di un brano ricco di offese alle donne, pieno di parolacce e offese nei confronti del gentil sesso. Nel video Orelsan impugna una bottiglia vuota di whisky e canta le seguenti parole (traduzione in inglese):

You’re just a slut, slut, slut...
If I break your arm, consider that we parted on good terms

I hate you,
I want you to die a slow death,
I want you to get pregnant and lose the baby
We’ll see how you manage when your legs are broken, sweetie
I want to see you go back burning in flames”

“You are just a pig who should go straight to the slaughter house
I am going to get you pregnant
and then abort you with a shepherd’s knife

Questa canzone ha naturalmente suscitato le proteste delle associazioni femministe e la richiesta di eliminare il video da youtube. Orelsan si difende sostenendo che si tratta di roba vecchia di due anni e riferita ad una amore finito male. Non era sua intenzione incitare alla violenza sulle donne.

La materia è delicata perché va a toccare direttamente la libertà di espressione. C’è un limite a questa libertà? Se c’è, chi è a decidere questi limiti? E’ giusto che siano le autorità a scegliere cosa sia giusto e cosa sbagliato?

L’atteggiamento del’autorità è un po’ quello del genitore, del padre che per il bene del figlio gli dice cosa è meglio ascoltare e cosa invece no. Il cittadino ha bisogno di questa protezione? E’ giusto negare il palcoscenico a artisti come Eminem, Manson o Orlesan? Sono davvero elementi così minacciosi per la società?

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