lunedì 26 gennaio 2009

Buster Keaton

Il primo articolo di questo blog è dedicato al comico più sovversivo che io conosca: Buster Keaton. 
L'immagine a fianco è un fotogramma del cortometraggio The goat del 1921. In realtà Buster Keaton non è in prigione, ma fuori. 
Ad essere in prigione è la cinepresa, non lui. Ciò che sembra non deve necessariamente essere. Questa immagine ci mostra un uomo in prigione, ma in verità lui sta guardando dentro la prigione. Nel cinema di Buster Keaton tutto si dimostra essere il contrario di ciò che sembra. Tutto è illusione e l'uomo si trova costretto a vivere un mondo che solo appare, affannandosi in una lotta per la sopravvivenza, con la caparbietà di chi non può accettare la propria morte. 
Buster Keaton è immerso in un mondo popolato da incubi in cui tutto si mostra nella sua assurda artificialità. In effetti sembra tutto meccanico, tutto è scandito da un meccanismo inesorabile e puntuale. Il mondo inanimato possiede una propria intelligenza, una vita surreale. Questo mondo è sempre ribelle, ingovernabile e invivibile.  

Consiglio questi cortometraggi: One Week, The Scarecrow, Convict 13, The Haunted House, Hard Luck, The Goat, The Playhouse, Cops, The Electric House.

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