martedì 27 gennaio 2009

Meglio Buster Keaton o Charlie Chaplin?

Di solito si mettono a confronto queste due grandi figure della comicità del cinema muto. In realtà questa perenne sfida Chaplin vs Keaton non ha ragione di esistere. Il problema non è quello di verificare il maggiore valore dell'uno o dell'altro. Entrambi incarnano infatti un tipo di comicità diversa. I due mondi in cui vivono sono completamente diversi. Buster Keaton agisce in un mondo in cui regna l'assurdo, in cui viene perseguitato da incubi che scavano nel profondo delle paure umane (viene inseguito da centinaia di polizioni, gli vengono attribuite colpe che non ha, la realtà tutta gli si rivolta contro). Charlie Chaplin con il suo Charlot vive un mondo che fin da subito si manifesta come atrocemente reale. La crudeltà dei bassifondi, in cui regna la legge della giungla in una perenne lotta tra poveri. Charlot si aggira con disinvoltura in questo mondo in cui vengono abbandonati bambini, malmenati i poliziotti, in cui compare un inedito tossicodipendente che si buca (Mean Street). Charlot riesce a sopravvivere grazie alla sua furbizia mantenedo sempre in piedi la sua dignità. Al contrario Buster Keaton non è assolutramente furbo. Nel suo caso la comicità scatta proprio nel vedere la sua incredibile caparbietà con la quale tenta di dominare una realtà che gli è ostile. La comicità di Buster Keaton scava nella condizione esistenziale dell'uomo (il criceto si affanna così tanto nella sua ruota, per andare dove?), Chaplin resta decisamente con i piedi per terra mostrando la realtà nel suo lato peggiore, riuscendo a suscitare incredibili emozioni.

Ditemi cosa ne pensate, sarò felice di rispondervi.

 

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3 commenti:

  1. Premesso che stiamo parlando di due pietre miliari del cinema, io sono per il grande Chaplin, e forse il mio nick dice tutto.Complimenti per il blog, stò facendo un giro ed è davvero interessante.Grazie dei complimenti e logicamente scambio link ricambiato.A presto.

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  2. per me la scelta è dura. Di buster ammiro alcune e geniali trovate stilistiche a volta anche sovversive e di incredibile freschezza creativa. di chaplin l'incredibile poeticità di alcuni momenti indimenticabili, di tutto il cinema e poi la forza di aver continuato anche dopo il muto, cosa che a keaton non è riuscita.

    Comunque mi fa moltissimo piacere che il blog ti piaccia e ti ringrazio per lo scambio link
    a presto

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  3. Per me "vince" KEATON a mani basse: tremendamente unico, inimitabile e (ahimè) sottovalutato.
    La sua forza espressiva è qualcosa di impressionante ancora oggi, soprattutto oggi.
    Ciao!

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