Il Tartufo è una delle commedie più conosciute di Moliére e
fu rappresentata il 12 maggio 1664 in occasione dei Plaisir de l’Ile Enchantée, i festeggiamenti offerti da Luigi XIV
con la collaborazione dello stesso Molière. Come abbiamo già visto in un
precedente articolo, la commedia suscitò l’avversione del partito devoto di
corte e generò un’ aspra contesa.
Trama
La vicenda è ambientata nella casa di una nobile famiglia
francese all’epoca di Luigi XIV. Il padrone di casa, Orgone, ha ospitato un
fervente devoto: il Tartufo. L’ammirazione di Orgone per lui è tale che gli ha
promesso in sposa la figlia. Marianna, che però ama Valerio. Il Tartufo non è
così integerrimo come vorrebbe far pensare: è innamorato della moglie di Orgone,
Elmira, e la insidia confessando il suo amore. La donna lo respinge e coglie l’occasione
per ricattarlo: deve rifiutarsi di sposare Marianna oppure dirà tutto al marito,
in questo modo accontenterà la figlia
che potrà sposare il suo Valerio. Ma, nascosto in un armadio, Damide figlio di
Orgone, sente tutto ed è deciso a denunciare l’accaduto per smascherare il
Tartufo. Ma Orgone non crede alle accuse rivolte contro il suo amico e per di
più gli dona tutto ciò che ha.
Vista la brutta piega che ha preso la cosa Elmira decide
di smascherare il Tartufo: convince il marito a nascondersi sotto un tavolo e
induce il Tartufo a confessare di nuovo il suo amore per lei. Compresa l’amara
verità, Orgone esce dal nascondiglio per punire quel traditore che però ormai è
padrone di tutto ed è deciso a cacciarli di casa. Inoltre denuncia al re
Orgone, a causa di importanti segreti che teneva nascosti in un cassetto.
Quando però arriva un ufficiale del re, questi arresta il Tartufo, spiegando
che si tratta di un noto truffatore e che il re ha annullato il contratto tra
lui e Orgone.
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