Con questo articolo pubblico un documento per molti versi straordinario: si tratta dell'autobiografia del più grande Pulcinella dell'Ottocento, Antonio Petito. Il nome di questo straordinario attore è già comparso due volte in questo blog, riguardo i suoi scherzi e una sua opera (Francesca da Rimini). Antonio Petito è stato davvero uno dei più grandi attori napoletani e il teatro dei De Filippo deve molto a lui. (Il padre dei De Filippo, Eduardo Scarpetta, ebbe il Petito come maestro).
Antonio Petito è stato un grande Pulcinella ma veniva elogiato anche per le sue interpretazioni senza maschera, nei panni di Pascariello. Scrisse anche diverse commedie, spesso si trattava di parodie di opere che venivano rappresentate nei teatri seri di Napoli. Ad un certo punto della sua vita scrisse anche una autobiografia.
Il fatto particolare è che Antonio Petito era quasi analfabeta e sia i suoi copioni, sia l'autobiografia sono documenti molto singolari. Sono completamente sgrammaticati e a tratti difficili da comprendere. Per farvi un'idea dovete immaginare un italiano che scrive in inglese conoscendo la lingua solo a livello del parlato. Infatti Antonio Petito scriveva così come parlava e da un punto di vista i suoi scritti sono interessanti perchè riproducono le pause e i ritmi del suo parlato. Per esempio "l'impresario" divenda "limbresario", "la compagnia" diventa "lacombagnia" e così via.
La punteggiatura è quasi totalmente assente tanto che spesso è difficile ricostruire i periodi. Ulteriori difficoltà provengono dal fatto che molti nomi di persona (compreso il suo) non hanno l'iniziale maiuscola e il tutto sembra un fluire disordinato di parole.
Ma le sgrammaticature di questi testi aservono anche a costruire il loro fascino.
L'autobiografia di Antonio Petito è un evidente tentativo di emancipazione di un artista popolare. Più che un'autobiografia è un continuo elogio della propria arte, un elenco di doni e encomi ricevuti dagli artisti più svariati: compaiono nomi come Salvini, Ristori, Taddei, Tessari, Majeroni...tutti attori importanti nell'Ottocento.
Nel proporvi questo testo ho cercato di facilitare la lettura con l'inserimento di un minimo di punteggiatura solo dove era necessario. Ho inserito le virgolette dove era difficile riconoscere i titoli delle opere citate. Ho cercato di intervenire il meno possibile e comunque ogni intervento è stato evidenziato in rosso.
Un'altro aspetto particolarissimo è che l'autobiografia è scritta in terza persona, come se Antonio Petito parlasse di un'altro.
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il link Scarica l'autobiografia di Antonio Petito in PDF non funziona, peccato! :-(
RispondiEliminaCerco il copione della commedia Pascariello da pezzente cafone diventa ricco. Sarei grata a chi me lo puo fare avere.
RispondiEliminaRosa Corvino
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