mercoledì 17 giugno 2009

Richard Wagner e il teatro.

In questo percorso sulla rivoluzione della regia teatrale abbiamo affrontato il versante che riguarda il naturalismo. Siamo partiti dalla compagnia dei Meininger e siamo giunti a Stanislavsky passando per Antoine. Ma c’è stato un altro versante della ricerca teatrale del tempo, la cui direzione divergeva dal naturalismo per avvicinarsi di più al simbolismo. Molte di queste ricerche prendevano spunto dalle teorie di Richard Wagner per cui, prima di affrontare direttamente il teatro simbolista, è necessario dedicare un articolo alla rivoluzione teatrale di questo grande compositore.

Il concetto di base delle teorie wagneriane è l’idea di un teatro come opera d’arte totale: al fine di rappresentare l’uomo nella sua totalità di mente, sentimento e sensorialità il teatro deve fare ricorso a tutte le forme espressive e specialmente alla poesia, alla musica e alla danza (il famoso Wort-Ton-Drama, il dramma di musica e parola). Il termine che Wagner usa nell’Opera d’arte dell’avvenire (1849) è Gesamtkunstwerk ossia “opera d’arte unitaria”.

Secondo la teoria di opera d’arte totale di Richard Wagner tutte le forme espressive (oltre a poesia, musica e danza si può citare anche l’architettura e la pittura per esempio) si pongono tra loro in un rapporto di vicendevole scambio (che tra l’altro rimanda subito al concetto di organicità) che è in grado di esprimere l’essenza più intima dell’uomo.

Questa teoria dell’arte viene accompagnata da una forte e ben determinata riforma dello spazio teatrale. Questa è la parte che a me personalmente più interessa e si può così sintetizzare:

ANFITEATRO.

In forte polemica con lo spazio del teatro all’italiana (palchetti, platea e galleria) e con la sua struttura gerarchica Wagner propone uno spazio ad anfiteatro che livella le differenze tra i vari settori del luogo da cui si guarda.

OSCURITÀ.

Per la prima volta nella storia del teatro Wagner impone il buio in sala. Il pubblico non può così essere distratto da ciò che lo circonda e la sua attenzione si concentra su ciò che accade in scena. Ciò serve anche ad far piombare lo spettatore a piedi giunti nell’illusione. Con il buio in sala l’architettura del teatro viene nascosta e viene mostrata solo la rappresentazione. Si predilige una visione più intima e soggettiva dell’evento spettacolare.

GOLFO MISTICO

L’effetto illusionistico viene ulteriormente amplificato dalla scomparsa della fonte da cui proviene la musica. L’orchestra viene infatti posta nel cosiddetto “golfo mistico”, una buca posta tra platea e palcoscenico che fa sprofondare l’orchestra e la nasconde al pubblico.


IL TEATRO DI BAYREUTH


Wagner riesce a realizzare praticamente le sue idee sullo spazio facendo costruire tra il 1872 e il 1876 un teatro a Bayreuth. Ma non riuscì però a mettere in pratica la sua idea di arte totale perché nelle messe in scena che allestì tra il 1876 e il 1883, l’elemento puramente spettacolare aveva il sopravvento sugli altri. Ce lo testimonia anche Nietsche il quale affermò che Wagner “vuole solo l’effetto, non vuole altro che l’effetto” (Caso Wagner (1888)).

Come vedremo nei prossimi articoli le sue idee furono però motivi ispiratrici del teatro simbolista.

Condividi questo articolo su facebook Condividi su Facebook

Articoli correlati per categorie




Se ti è piaciuto l'articolo,iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog! Per maggiori informazioni sui feed, clicca qui!

7 commenti:

  1. Grazie. Queste informazioni mi sono state davvero molto utili.

    RispondiElimina
  2. studio lettere e in particolare mi occupo spesso di teatro. Non avevo incontrato prima un blog tanto ben fatto su questi argomenti, grazie e complimenti, siete un utile promemoria e una fonte di spunti per il lavoro che sto facendo. Una domanda: quanti siete a lavoarare su questo blog?

    RispondiElimina
  3. grazie! complimenti davvero per il blog!

    RispondiElimina
  4. È possibile avere più notizie in particolare sulla concezione dell'attore per Wagner ? È giusto dire che Wagner afferma che il teatro non è all'altezza della musica, la quale è
    autosufficiente perchè da sola fornisce tempo e spazio?
    Ti ringrazio e ti faccio i complimenti, superblog :)

    RispondiElimina
  5. I tuoi post mi stanno aiutando tantissimo visto che talvolta i libri sintetizzano anche troppo la storia del teatro!!!Grazie grazie mille!!! =)

    RispondiElimina
  6. sapete dirmi quali innovazioni attuò Wagner costruendo il teatro?

    RispondiElimina

è accettato ogni tipo di commento, soprattutto se in disaccordo con il contenuto del post. I commenti che contengono offese personali (a chiunque siano dirette) verranno cancellati.