domenica 22 febbraio 2009

Bob Dylan all'Ed Sullivan Show.

Anche Bob Dylan fu invitato all’Ed Sullivan Show e anche lui dovette subire una “tentata” censura.  Il cantautore americano aveva già avuto un’audizione nel 1962, in seguito all’uscita del suo primo album (Bob Dylan) ma non seguì alcun invito allo show. In seguito alla rapida crescita della sua popolarità però, e nella imminenza dell’uscita del secondo album, The frewheelin’ Bob Dylan, si decise per la partecipazione alla trasmissione. La data fu fissata per il 12 Maggio del 1963.

Bob Dylan scelse di eseguire una canzone scritta l’anno prima che si intitolava “Talkin’ John Birch Society Blues”. Questa canzone derideva una società di estrema destra fondata nel 1958 da Robert Welch e che prendeva il nome da un missionario che nella seconda guerra mondiale operava come spia in Cina, dove morì. Questa società era antisemita, imperialista, reazionaria e anticomunista. La canzone di Bob Dylan paragonava le sue attività alla politica di Hitler:

Now we all agree with Hitlers' views,
Although he killed six million Jews.
It don't matter too much that he was a Fascist,
At least you can't say he was a Communist!
That's to say like if you got a cold you take a shot of malaria.

(Noi approviamo tutto quel che diceva Hitler,
Anche se ha ammazzato sei milioni di ebrei;
E non me ne frega se era un fascista,
Almeno non si può dire che era comunista.
Come dire, se hai preso il raffreddore
Fatti una puntura di malaria).

La canzone fu accolta benissimo da Sullivan. Fu il solito Bob Precht a far notare che i versi di Bob Dylan sarebbero potuti risultati diffamatori. Lo stesso Ed Sullivan non riusciva a darsi una spiegazione Ho detto che non capivo perché dovevamo preoccuparci tanto di loro (della John Birch Society). La spiegazione fu che non si poteva parlare di certe società in uno spettacolo di intrattenimento.

Fu chiesto quindi di cambiare canzone. Mancavano poche ore alla diretta quando Bob Dylan alzò i tacchi e se ne andò. Non potevano scegliere loro cosa avrebbe dovuto cantare. Inutile dire che dimostrò una grande coerenza. 

 I casi analizzati in questultima serie di articoli dimostrano come anche in un paese cosi liberale come lAmerica la censura risulti essere più una regola che uneccezione. La musica e in particolare il rock viene visto come un elemento perturbante, pericoloso, capace di influire sulle coscienze delle persone. In pericolo è il potere vero che si vede sotto assedio da un qualcosa che è capace di accendere gli animi, rendere i corpi ingovernabili, promuovere idee nuove e costumi eccessivamente liberi. In gioco cè la sessualità, le droghe, la politica. La musica libera le persone e le porta fuori dal controllo.  E ciò fa paura.

Anche Elvis Presley partecipò allEd Sullivan Show. Fu inquadrato solo dalla cintola in su per non mostrare i movimenti del bacino, troppo espliciti e allusivi.

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