mercoledì 11 marzo 2009

La musica è inutile.

Quando è stata l'ultima volta che avete ascoltato musica senza fare nient'altro? Anche se qualcuno risponderà “Due ore fa”, la maggior parte di voi non saprebbe rispondere.

Ascoltare la musica e basta è infatti visto come una perdita di tempo. La musica la si ascolta in macchina, mentre si naviga su Internet, mentre si pulisce casa, mentre si... 

Per non parlare della cosiddetta muzak, il rumore di fondo, la musica che siamo costretti a sentire nei centri commerciali, nelle stazioni della metro, dal parrucchiere....... non in banca. Di solito nelle banche non c'è musica. Il motivo è semplice: in questi luoghi sacri del mercato ci deve essere un clima di austerità.

Ma torniamo all'inutilità della musica. Stare seduti in una stanza, casomai al buio, con un paio di cuffie è vista come un'attività tipica di chi non ha nient'altro da fare. A meno che non si è stati occupati tutto il giorno nel duro lavoro e allora è proprio il caso di rilassarsi un attimo, “me lo sono guadagnato”.

Ciò è particolarmente vero per quanto riguarda i paesi islamici. Secondo l’Islam la musica è davvero una perdita di tempo: toglie del tempo prezioso ai fedeli che farebbero bene a dedicare a Dio. Infatti i musicisti professionisti non vengono visti di buon occhio, mentre sono accettati gli amatori che non fanno della musica la principale occupazione della loro vita.

Nel nostro caro Occidente invece è tutta un'altra musica (he, he): a meno che non si frequenti il conservatorio e non si venga assunti dall'orchestra della scala, in poche parole se non si diventa operai addetti alla produzione di merce, il fatto di prodursi in un’attività musicale rientra nell'ambito dell'hobby, del passatempo.

Se devo cercare una risposta la domanda “perché la musica è così inutile?”, mi viene in mente un'atroce risposta: perché essa non produce nulla. Viviamo purtroppo in un'epoca in cui qualsiasi attività che non produce un ritorno economico viene segregata tra i passatempi. Pensate che all'epoca del liceo mi piaceva rispondere alla domanda “che fai nel tempo libero?”, “Studio”.

Condividi questo articolo su facebook Condividi su Facebook

Articoli correlati per categorie




Se ti è piaciuto l'articolo,iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog! Per maggiori informazioni sui feed, clicca qui!

11 commenti:

  1. ...curiosa, per diletto (sì, anche perdi letto per curiosità!!!)
    ...ci sono giorni o momenti in cui non posso stare senza musica, facile.....forse sono più da baratto che da economia moderna !!!!

    RispondiElimina
  2. mi dispiace ma non servi a nulla...sei un peso per la società se ascolti musica senza fare altro...
    cosa produci?
    confessa!

    RispondiElimina
  3. ...va bene, lo ammetto, alla veemenza delle tue parole cedo...ssshhhh produco pensieri,sensazioni che spargo liberamente in giro...sono una primitiva...ahahahahah!

    RispondiElimina
  4. La musica è importante, specie quando si decide di condividerne l'atmosfera. Io lo faccio solo quando sono realmente pronto. Non me lo impongo mai. Ma spesso mi ritrovo a farmi da me, mentalmente, tutti i concerti possibili e immaginabili, anche inventati, e mi piace così. Via la musica! (solo quella buona)

    RispondiElimina
  5. viva la musica!!!!
    Ottimo il riferimento all'atmosfera. La musica non è solo un sistema di suoni organizzati. qualcuno ha ritenuto di parlare di "comportamento musicale" invece che di "musica", a causa di tutti i significati e simboli che la musica porta con sè

    RispondiElimina
  6. Ero in viaggio col mio capo ... 5 ore di macchina, non ti dico. Radio spenta. Gli dico "Non funziona la radio?" Mi risponde "Quando sento musica ho bisogno di stare da solo e fermo senza far altro." Sono rimasta a pensare sulle sue parole e abbiamo continuato a parlare di questo discorso.
    Penso che Enrico sia una persona che assapora ogni attimo della sua vita e lo interiorizza a tal punto che ogni momento è significativo perchè è lui che sceglie di fare determinate cose.
    Come l'ascoltare della musica. E ho imparato, stando accanto a lui, quanto quella musica che ascoltando e facendo altre cose non mi piaceva, stando ferma su una poltrona e dedicandomi a lei, mi trasmetteva quelle emozioni che prima non avevo capito.
    "Semplice!" mi sono detta.
    Se sto lavando i piatti e sono stanca e ascolto un nuovo brano, lo collego all'evento e non ne sono entusiasta. Se lo ascolto stando ferma è la mia mente che crea immagini per me e quelle sono la vera essenza della musica, le emozioni suscitate e non quelle che "attacchiamo" per gli eventi che stiamo vivendo nel mentre.

    Quindi, ascoltate musica. Ma dedicatevi a lei.

    RispondiElimina
  7. Il discorso è questo: si può leggere un libro, vedere un film mentre si fa qualcos'altro?
    Perché spesso la musica è considerata come la televisione, come un mezzo per riempire il silenzio?

    RispondiElimina
  8. Ascolto tantissima musica senza fare nient'altro (di più la sera/notte), specie quando ho le mie nuove cuffie attorno alle orecchie! Più volte mi è stata fatta questa critica, del tipo, ''ma tu quando senti la musica che fai?''. Ascolto, sento, ecco che faccio!
    Poi, francamente, sto cercando di superare quella convinzione, tipica delle società industralizzate, dove per poter essere bisogna fare. Si è per ciò che si è e non per quello che si fa. Almeno la penso così. ;)

    RispondiElimina
  9. aggiungo anche che all'essere si è sostituito l'apparire. L'importante è cercare di raggiungere quel famigerato quarto d'ora di celebrità di cui parlava Warhol, per cui gli idoli sono i tronisti, per esempio e i concorrenti di GF. Sono la dimostrazione che si può raggiungere la celebrita anche senza saper far niente.

    Due ore fa ho sentito questa frase dalla bocca di Lapo Elkan: "perchè io, al contrario di altri, non ho nè lavorato, nè studiato, sono solo me stesso". Scusate la citazione eccessivamente colta

    RispondiElimina
  10. almeno due volte a settimana passo almeno un paio d'ore a ascoltare musica e leggermi i testi delle canzoni sul relativo booklet...perdità di tempo ? no assolutamente , sentimento e poesia non sono perdite di tempo ...forse qualche finanziere dovrebberò ricordarselo visto la fine che sta facendo il loro mondo del "capitalizza il capitalizzabile"

    RispondiElimina
  11. il tuo modo di ascoltare musica, insieme con la lettura dei testi, denota voglia di conoscenza. Lo ritengo quasi un ascolto critico, uno studio. Il problema è questo: prima di essere un'arte da studiare la musica è considerata purtroppo un passatempo. Ma la musica (tutta, non solo la classica) è cultura...

    RispondiElimina

è accettato ogni tipo di commento, soprattutto se in disaccordo con il contenuto del post. I commenti che contengono offese personali (a chiunque siano dirette) verranno cancellati.